Pinerolo si ribella al presepe che raffigura il ponte Morandi di Genova: “Noi piangiamo 4 vittime, è una vergogna”

PINEROLO. A Firenze è stato realizzato un presepe nel quale appare il troncone del ponte Morandi, con tanto di cavi tranciati e persino il modellino del camioncino della Basko che si era fermato ad un metro dal baratro. Un presepe appena inaugurato alla mostra “Rivoli Boutique Hotel” di Firenze, è uno dei 30 presepi che inserendo temi attuali, uno è il Covid, vuole celebrare la Natività. Ma a Pinerolo, che ha pianto 4 vittime che è sede dell’associazione dei parenti delle vittime, questa rappresentazione non è piaciuta.
«Una vergogna»
Dice Egle Possetti, presidente Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi: «Noi possiamo immaginare, anche se con fatica, che le persone che non hanno vissuto la nostra terribile esperienza possano pensare che un presepe con i monconi del defunto Ponte Morandi possa diventare commemorativo». Ma così certamente non può essere, e aggiunge: «Vi assicuriamo che per le famiglie che portano nel cuore quelle maledette immagini, pensando che laggiù persero la vita i loro affetti, non emerge nulla di commemorativo. Per noi il ricordo passa attraverso pensieri teneri, iniziative delicate, un sorriso, una carezza, il memoriale futuro, il lavoro degli inquirenti e della magistratura, attraverso la percezione che quelle morti possano risuonare nelle orecchie delle nostre istituzioni per spronarle a fare molto di più, per non permettere mai più una tale vergogna».
«Una scusante non sostenibile»
Non sostenibile la scusante che si sia voluto realizzare un presepe diverso; infatti Possetti precisa: «Un presepe, che vuole essere “alternativo”, con tutto il rispetto per il lavoro da cui è scaturito, risulta stonato e siamo allibiti che non si potesse immaginare prima. Ogni tanto non guasta lasciare in vita qualcosa di tradizionale perché il presepe ha un valore positivo, una nascita, una gioia che non vediamo nel crollo di un ponte per incuria: si sarebbe potuto dare spazio alla fantasia in molti altri contesti. Della nostra tragedia si parla ormai troppo poco, restano i lamenti di chi invoca giustizia e di fronte a noi appaiono i presepi» .